Menu principale:
<<Le zanzare di interesse pratico presenti nel nostro paese appartengono a parecchie specie, fra le più comuni e diffuse sono Culex pipiens, Aedes caspius, Anopheles maculipennis. Questi ditteri non rappresentano più in Italia un problema per la salute pubblica, grazie alla scomparsa della malaria che era diffusa da alcune specie di zanzara; anche la tanto temuta zanzara tigre (Aedes albopictus), recentemente comparsa in alcune regioni italiane ed originaria del Sudest asiatico, non costituisce da noi alcun rischio sanitario. Tuttavia i disagi causati da esse sono spesso grandi e in zone turistiche la massiccia presenza delle zanzare può rivestire un'importanza economica rilevante.
Le reazioni alle punture delle zanzare sono causate dalla saliva che gli insetti inoculano mentre succhiano il sangue, allo scopo di impedire che lo stesso coaguli e smetta di fuoriuscire. Tali reazioni sono estremamente variabili da persona a persona, dato che si hanno individui che mostrano violente risposte allergiche (grossi ponfi, prurito, stati febbrili) e altri che quasi non se ne accorgono, e credono perciò di non essere punti.
<<Le larve delle zanzare sono acquatiche (Fig. 01) perciò gli adulti per riprodursi hanno bisogno di acqua ove deporre le uova. I luoghi scelti per la riproduzione non sono solitamente fiumi, laghi o altri specchi d'acqua grandi e naturali, ma piccole raccolte (Fig. 02) anche fortemente inquinate, ove non siano presenti pesci, anfibi e altri insetti, loro predatori naturali.
<<I luoghi di riproduzione, detti focolai larvali, sono quindi in genere molto piccoli, sparsi sul territorio e difficilmente identificabili e raggiungibili; tombini stradali, discariche, depositi di copertoni (lt Fig. 03) cimiteri d'auto, orti di periferia (Fig. 04) vasche, cantine allagate, sono alcuni degli ambienti in cui più frequentemente le zanzare trovano la possibilità di riprodursi nelle nostre città. La durata del periodo di sviluppo larvale è in stretta dipendenza dalla temperatura, e in condizioni favorevoli può essere di soli 7-
<<Le zanzare adulte hanno alimentazione differente a seconda del sesso; mentre il maschio non si nutre ed esaurisce la sua esistenza con l'accoppiamento, la femmina è ematofaga, si ciba quindi di sangue, necessario per la maturazione delle uova. Normalmente la loro vita dura poche settimane, ma le femmine nate alla fine dell'estate possono svernare e deporre le uova la primavera successiva. La maggior parte delle specie diviene attiva al crepuscolo e la notte, ed è attratta dalla luce, ma le specie del genere Aedes sono fra le più temute in quanto pungono all'aperto, anche di giorno, soprattutto nei posti ombrosi e umidi.
<<Il motivo che consente alle zanzare di proliferare indifferenti alle campagne di bonifica regolarmente istituite da enti pubblici e da privati è che il loro controllo non dipende dalla irrorazione più o meno frequente di insetticidi negli ambienti infestati, quanto da una corretta conoscenza e gestione del territorio.
<<Gli interventi di bonifica dalle zanzare, quindi, per avere qualche probabilità di successo devono prevedere la conoscenza e il controllo di tutti i focolai larvali, spesso minimi ma diffusi su tutto il territorio; per questo motivo non si può prescindere anche dalla collaborazione dei cittadini, che devono essere sensibilizzati ed informati sull'argomento, onde evitare quei comportamenti che possono favorire il diffondersi delle zanzare.<
<<La disinfestazione si effettua con interventi che hanno lo scopo di impedire che esse si riproducano nelle raccolte di acqua stagnante (interventi larvicidi) (Fig. 05) e con interventi volti a colpire gli insetti adulti nei luoghi in cui si rifugiano durante il giorno, in genere vegetazione folta e altri ambienti umidi e bui, come i vani ascensore e vespai (interventi adulticidi) (Fig. 06).
<<Gli interventi larvicidi consistono nel distribuire specifici formulati in tutte le raccolte di acqua stagnante (tombini, vasche di sollevamento, fontane, pozzetti, etc.); gli adulticidi si effettuano trattando con atomizzatori, a spalla o montati su automezzi, la vegetazione e le zone incolte.