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<<Il monitoraggio degli insetti è uno strumento molto utile al fine di rilevare la presenza degli infestanti e individuare tempestivamente focolai di infestazione. E' particolarmente importante in quei luoghi ove si deve assolutamente prevenire l'insorgere di problemi, limitando al contempo l'uso di insetticidi chimici (industrie alimentari, ristorazione, magazzini).
Gli insetti delle diverse specie vengono attratti con particolari sostanze da loro stessi prodotte, dette feromoni, che altro non sono che il linguaggio "chimico" usato dagli insetti; a volte vengono usati anche attrattivi di tipo alimentare. Per catturare gli animali si usano trappole di varia forma e natura a seconda della specie da rilevare e dell'ambiente da proteggere.
<<Il monitoraggio è particolarmente efficace nei riguardi delle specie che volano o si dimostrano molto mobili quali Tignola fasciata (Plodia interpunctella), Tignole della farina (Ephestia sp.), Tarme della lana (Tineola sp.), Coleotteri del pane (Lasioderma serricorne e Stegobium paniceum) (Fig. 01), le specie di blatte presenti nel nostro paese (Blattella germanica, Supella longipalpa, Blatta orientalis e Periplaneta americana) (Fig. 02), risultati meno interessanti si hanno nei confronti del Tribolio della farina (Tribolium sp.) ( lt Fig. 03),
dei Punteruoli dei cereali (Sitophilus sp.) e dei Dermestidi, a causa della attrattività su distanze troppo brevi. Gli insetti catturati devono essere conteggiati periodicamente in modo da verificare se siano state superate o meno le “soglie di rischio” prestabilite, oltre le quali è necessario intervenire con un trattamento di disinfestazione. Bisogna sottolineare che il monitoraggio consente di effettuare trattamenti localizzati alle aree che mostrano un effettivo rischio di infestazione, riducendo così il numero di interventi chimici generalizzati (che hanno di solito scopo preventivo), l’impatto tossicologico e, non ultimo, il costo della disinfestazione stessa.