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<<Col termine di Tignole si indicano genericamente le numerose specie di piccoli lepidotteri, ossia farfalline, che attaccano le derrate alimentari. Alcune specie sono strettamente legate a prodotti specifici (es. farina, cacao), altre sono molto più polifaghe, in grado di attaccare svariate sostanze.
<<Fra le specie più diffuse vi sono la Tignola grigia (Ephestia kuehniella), ubiquitaria ovunque si producano o lavorino farine di cereali (mulini, pastifici, panifici), e la Tignola fasciata (Plodia interpunctella), molto comune anche nelle case, particolarmente temibile in quanto in grado di svilupparsi su molti alimenti (frutta secca ed essiccata, cioccolato, biscotti, riso, fecole, mangimi, farmaci).
<<Normalmente gli attacchi partono da confezioni di prodotti sopraelencati aperte e dimenticate in qualche angolo buio della dispensa. Le larve, piccoli bruchi di colore bianco rosaceo, si sviluppano direttamente nelle confezioni, che si riconoscono anche per essere piene dei loro filamenti sericei ed escrementi.
<<I bozzoli vengono realizzati nel substrato alimentare o dietro ad armadi, quadri, libri, etc. Gli adulti volano di preferenza quando è buio, diversamente stanno posati sulle pareti o all'interno degli armedietti.
<<Per la lotta a questi insetti non sono necessari di solito trattamenti insetticidi ma sono sufficienti un'attenta ispezione e pulizia degli ambienti dove si conservano gli alimenti. L'eliminazione dei prodotti attaccati porta sempre all'estinguersi dell'infestazione in breve tempo.<
<<Anche il monitoraggio a livello domestico con le apposite trappole reperibili in commercio è privo di utilità, in quanto i feromoni utilizzati sono talmente potenti da richiamare gli insetti alati dall'ambiente circostante (Plodia interpunctella è attiva all'aperto con temperature superiori a 18°), facendo spesso pensare ad infestazioni in realtà inesistenti.
<<La Tarma della lana, Tineola bisselliella, dall'aspetto di una piccola farfallina beige con le ali frangiate, è parente stretta delle Tignole. Si tratta di una specie cosmpolita, che in natura si nutre essenzialmente di peli, penne, piume, e negli ambienti antropizzati attacca vari prodotti di origine animale, in particolare manufatti in lana e seta, pellicce, tappeti, collezioni zoologiche, pesce essiccato, dadi, etc.
<<Gli adulti sono attivi soprattutto la notte, volano poco e preferiscono spostarsi correndo; ricercano attivamente i materiali sopraelencati, specialmente in luoghi oscuri e umidi, sui quali vengono deposte le uova e si sviluppano le larve, responsabili dei danni.