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<<Dalla fine degli anni ‘90 è ricomparsa in molte città italiane la cimice dei letti (Cimex lectularius) (Fig. 01).
Questo sgradevole parassita, pressochè sconosciuto a chi abbia meno di 60 anni essendo quasi sparito dal dopoguerra, si ciba esclusivamente di sangue umano, che ottiene pungendo le persone nel sonno. Durante il giorno rimane nascosto in fessure buie nei pressi dei letti (spesso nella struttura stessa del letto, o dietro battiscopa, tappezzerie, quadri, etc.), la notte si porta sugli ospiti camminando rapidamente (è sprovvisto di ali) e vi rimane il tempo strettamente necessario per pungerli e cibarsi (pochi minuti). Le sue punture sono rapide e indolori, il più delle volte su busto e le braccia, e in seguito evolvono in pomfi rossi più o meno evidenti e pruriginosi a seconda della sensibilità individuale. Circa il 10% delle persone non evidenzia alcuna reazione visibile. Avvistare gli insetti senza apposite ricerche non è facile in quanto sono molto rapidi a nascondersi una volta accesa la luce.
<<Più semplice individuarne le tracce, costituite ma macchioline scure e resti delle esuvie (simili a scaglie biancastre) in genere lungo le cuciture dei materassi, negli incastri delle doghe o altre fessure del letto (Fig. 02)
<<La ricomparsa delle cimici dei letti è dovuta molto probabilmente al continuo aumento di flussi migratori e turistici con paesi in cui questi insetti sono ancora frequenti. Gli ambienti più spesso infestati sono quelli abitati in modo transitorio quali motel, ostelli della gioventù, vagoni letto, e da qui possono essere introdotti nelle case. Benché molto sgradevoli e fastidiose, le cimici dei letti non trasmettono patologie.
IN CASO DI INFESTAZIONE
Le infestazioni di cimici dei letti sono particolarmente difficili da eradicare per una serie di motivi, fra i quali la grande resistenza agli insetticidi oggi in uso e le sue abitudini di vita. In caso di infestazione accertata da persone qualificate è fondamentale la collaborazione fra cliente e azienda incaricata della disinfestazione, seguendo precisi comportamenti. In caso di dubbi la cosa migliore rimane sempre quella di non fare niente, perché quasi tutte le azioni intraprese senza conoscenze specifiche rischiano di peggiorare la situazione.
COSA NON FARE
A – non applicare insetticidi liquidi, in polvere o aerosol nei locali interessati. Nessuno degli insetticidi reperibili dal pubblico ha effetti concreti sulle cimici e il loro effetto repellente le può indurre a lasciare i nascondigli abituali e diffondersi negli ambienti circostanti.
B – non gettare materassi, letti, arredi vari. Solo una parte degli insetti si annida in questi oggetti e i superstiti ricolonizzano rapidamente i nuovi materiali. Durante il trasporto le cimici possono disperdersi negli altri locali o, se messi temporaneamente in pianerottoli o cortili, infestare altre proprietà.
C – non andare a dormire in altre stanze o su divani o poltrone in salotto. Le cimici dopo breve tempo vi cercheranno e vi troveranno, col risultato quindi di una infestazione più ampia e diffusa.
D – non spostare mobili, scatoloni e altri oggetti dalla stanza infestata ad altre stanze. Se necessario farlo dopo avere messo gli oggetti in sacchi di plastica (tipo spazzatura) perfettamente chiusi.
COSA FARE
E – le cimici hanno delle preferenze marcate riguardo ai luoghi in cui si annidano, scegliendo fessure buie su materiali ruvidi (legno grezzo, cartone, tela, velcro) il più possibile vicino ai letti o nella struttura stessa dei letti. Tuttavia possono annidarsi praticamente ovunque e il rischio, seppure basso, che si trovino anche altrove esiste sempre. Per questo motivo i locali disordinati e pieni di arredi, libri, vestiario, scatoloni, giocattoli, etc, sono molto difficili da disinfestare in modo efficace. E’ necessario quindi fare un profondo riordino e controllo della stanza (in particolare sotto il letto) eliminando i cartonaggi. Fare attenzione a non diffondere gli insetti durante trasporto e smaltimento (usare sacchi di plastica ben chiusi).
F – svuotare comodini, armadi, mensole dal loro contenuto. Gli oggetti vanno messi in sacchi di plastica (tipo spazzatura) e portati in altro locale (esempio terrazzo, cortile, cantina). Il contenuto può essere bonificato successivamente con calma con vari metodi: per i materiali tessili lavaggio ad almeno 60° o a secco, per altri oggetti (libri, radiosveglie, giocattoli, etc) vanno bene trattamenti termici, ossia col freddo (-
G – togliere i tendaggi, lavarli a 60° o a secco, e non rimetterli fino ad avvenuta risoluzione del problema.
H – togliere quadri, poster, specchi, orologi e se possibile metterli in sacchi di plastica (tipo spazzatura) o in un angolo del locale fino ad avvenuta risoluzione del problema.
I – cercare di isolare il letto, staccandolo dalle pareti (20 cm), non facendo toccare terra a coperte e lenzuola, se possibile mettendo i piedini del letto in barattoli contenenti acqua e alcune gocce di detersivo per piatti.