Emergenza Anoplophora - Elitron - Disinfestazioni e consulenze entomologiche a Milano

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Emergenza Anoplophora

Per Saperne di Più

<<Anoplophora chinensis (Fig. 01) è un coleottero cerambicide originario dell’estremo oriente (Cina, Corea, Giappone) che si è recentemento diffuso in vari paesi del mondo (Stati Uniti, Austria, Gran Bretagna) ed è stato segnalato per la prima volta in Italia alla fine degli anni 90 nella zona di Parabiago (MI). E’ un insetto molto appariscente, di grandi dimensioni (25-35 mm), con una vistosa colorazione nera a macchie bianche e antenne lunghe più del corpo, e di fatto non è possibile confonderlo con alcuna specie europea. Si tratta di un parassita del legno che attacca una gran varietà di essenze arboree con gravi danni per le stesse.

Anoplophora chinensis: coleottero cerambicide originario dell’estremo oriente - disinfestazione ambientale

<<A differenza di quasi tutte le specie di cerambicidi europei attacca in genere piante sane, localizzandosi nella parte basale del tronco (sotto i 2 mt) o nelle radici e scavando gallerie di forma caratteristica (Fig. 02). La presenza è individuabile dai fori di uscita degli adulti (Fig. 03), tondeggianti, molto regolari, di circa 15-20 mm di diametro, localizzati sul colletto o sulle radici affioranti. Gli adulti compaiono de metà giugno fino ad agosto e le femmine si portano sulla chioma degli alberi ove vivono 2-3 mesi rodendo i giovani rametti e deponendo 30-70 uova nelle screpolature della corteccia alla base dei tronchi. I maschi vivono invece meno a lungo, il tempo necessario all’accoppiamento.

Emergenza Anoplophora: interventi disinfestazioni Milano e provincia
Emergenza Anoplophora: disinfestazioni ambientali

<<In Italia le essenze più attaccate sono gli aceri (in particolare Acer saccharinum), ma sono stati segnalati attacchi a quasi tutte le latifoglie.
<<Oltre al focolaio originario localizzato poco a NW di Milano (comuni di Parabiago, Nerviano, Legnano, Saronno), nell’estate del 2006 la specie è stata avvistata massicciamente anche a Milano nella zona di Baggio (periferia W) ove verosimilmente era presente già da qualche anno.
<<Non si conoscono al momento metodi efficaci per controllare questo temibile xilofago, eccetto il taglio e la distruzione delle piante attaccate.
<<E’ comunque estremamente importante che venga monitorata di continuo la sua diffusione comunicando tempestivamente le nuove segnalazioni agli organi competenti.

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